SEMI DI SESAMO
SEMI DI SESAMO (olio, tahin e gomasio)
I semi di sesamo sono antichissimi, sono stati ritrovati in diversi siti archeologici, a partire dal 2000 a.C. nei luoghi della civiltà Harappa(Valle dell’Indo) in India, ma anche dal 1300 a.C. in Egitto.
Sono originari dell’Africa, e nei millenni si sono coltivati ed usati in gran parte dell’Asia, dall’India fino al Giappone, ma da alcuni secoli vengono usati anche in alcune regioni del Sud America.
Il colore dei semi varia dal giallo-bianco al nero in diverse sfumature anche di rosso, le tre varietà principali sono: bianca-gialla, nera e più rara la rossa.
La cuticola esterna dei semi di sesamo è molto dura e deve essere rimossa attraverso la spremitura o tostatura in padella e sbriciolata/tritata prima del consumo, questo perché la cuticola risulta molto irritante per l’intestino se non opportunamente macinata.
Questa attenzione vale soprattutto per la varietà bianco-gialla, oltre che é bene sapere che di questa qualità i semi irrancidiscono più facilmente degli altri.
La varietà più ricca di calcio, utilizzata per tutte le forme di carenza di questo minerale, è la bianca-gialla, il sesamo rosso invece, è in assoluto quello più ricco di ferro, mentre quello nero produce il miglior olio ed è il più efficace dal punto di vista terapeutico.
Soprattutto per i reni, nella visione della medicina tradizionale cinese e la macrobiotica, il sesamo nero, per la sua capacità tonica è ottimo per questi organi.
Invece dal punto di vista della dietetica ayurvedica, i semi del sesamo vengono considerati dal punto di vista dei 6 rasa (6 sapori) dal sapore dolce e con capacità leggermente scaldante.
Come detto tonificano i reni, ma sono anche rivitalizzanti e nutrienti per i sette i tessuti e gli organi interni in generale e in particolare sono un sostegno per la pelle, e promuovono inoltre la crescita sana dei capelli, dei denti e delle ossa;
insieme al miglio creano una super-alleanza per aiutare tutti ma in particolare la bellezza delle donne.
Un solo cucchiaio di questi semi aggiunto nell’insalata o nei primi piatti può contribuire all’apporto giornaliero di ferro e calcio.
In generale, i semi sono considerati nutrienti, tonici, emmenagoghi , ovvero che stimolano le mestruazioni, emollienti, antinfiammatori, lassativi e diuretici.
Il sesamo inoltre aiuta a mantenere sotto controllo il colesterolo ematico grazie al suo contenuto di grassi buoni e di fitosteroli, ed é anche ricco di acido folico e ovviamente fibra.
Tra i minerali presenti nei semi di sesamo citiamo oltre al calcio e al ferro, il fosforo, lo zinco, il selenio, il potassio, il rame ed il magnesio.
Da sottolineare la presenza nei semi dell’acido oleico e linoleico(omega 3), due sostanze con proprietà protettive nei confronti del cuore e del sistema cardiocircolatorio.
I semi di sesamo rappresentano un ottimo ricostituente per le piastrine del sangue e l’emoglobina; infatti essendo ricchi di vitamina T , questa vitamina ha la proprietà di far aumentare le piastrine ematiche.
Dal sesamo, o meglio dai suoi semi si possono ricavare diversi prodotti come l’olio di sesamo, o il “burro”- crema di sesamo, detta anche tahin, tajin, tahina, tahine, tahini.
Inoltre con il sesamo si crea un gustoso condimento a basso contenuto di sale a base di semi di sesamo appunto e sale:
il gomasio.
Sul nostro canale Youtube LACUCINAVERDE trovate un’ottima alternativa a creme spalmabili di tipo industriali nella ricetta dell’hummus di ceci e tahin.
Abbiamo inoltre messo a disposizione di tutti 2 ricette sul Gomasio :
una su come si crea e una anche sulla tostatura dei semi che é essenziale fare bene;
ed una ricetta che si può utilizzare per l’olio di sesamo in inverno per rosolare verdure utili per il freddo come le radici rosolate, una ricetta gustosa che si può realizzare sia classicamente con l’olio di oliva che con quello di sesamo appunto!
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