Come dolcificare con l’amazake
L’amazake o amasake significa “amore dolce”, è un dolcificante conosciuto da molti secoli in Oriente, risale infatti al periodo Kofun ed è citato nella Nihon Shoki (scritture riferite al periodo antecedente l’VIII secolo molto prima di Cristo), ed è prodotto dalla fermentazione enzimatica principalmente del riso o dell’avena o del miglio e viene usato principalmente in Giappone.
Il fermento che viene utilizzato è il koji (Aspergillus oryzae) lo stesso che si usa per produrre il miso, lo shoyu o il sakè.
Alcune ricette di amasake sono vecchie di centinaia di anni infatti quella più nota è una antichissima ricetta giapponese (vedi sotto).
L’amazake è ricco di :
- molte vitamine, in particolare quelle del gruppo B
- acido folico e ferulico, alleati contro i radicali liberi
e ovviamente provenendo dal riso integrale contiene fibre.
L’amazake ha numerose proprietà benefiche:
- combatte l’invecchiamento
- rende la pelle più luminosa
- aumenta il metabolismo
- migliora la digestione
- rafforza il sistema immunitario
- basso contenuti di zuccheri
L’amazake è un prodotto a basso indice glicemico che lo rende adatto anche per i diabetici(anche se va usato con parsimonia), grazie al suo lento rilascio non crea sbalzi nel sangue.
Essendo inoltre l’amazake un prodotto fermentato, dove le proteine, i grassi e i carboidrati arrivano all’organismo già decomposti e semplificati, risulta molto digeribile.
In macrobiotica viene consigliato alle donne in dolce attesa ed alle neo-mamma in fase di allattamento.
Tempo di preparazione:
Tempo di cottura:
Tempo totale:
Porzioni: 8

- Se voleste cimentarvi nel farlo in casa servono:
- 500 grammi di riso dolce (Mochi),
- 1,5 lt di acqua,
- 1 pezzo di alga kombu
- 250 grammi di koji
- un pizzico di sale integrale marino.
- Cuocere il riso nell’acqua con la kombu una volta cotto , togliere l’alga kombu e far raffreddare fino ai 70-80 gradi, quindi cospargere il riso con il koji, quindi coprire.
- Lasciare far partire la fermentazione mantenendo coperto per 6-8 ore, ad una temperatura compresa tra i 55 e i 60 gradi.
- Si può inserire la pentola con il coperchio avvolta da strofinacci nel forno.
- È pronto quando il riso diventa più diventa dolce e non si vedono più i granuli del koji.
- Si può aggiungere poca cqua, solo se necessario, e alla fine si frulla tutto come tocco finale aggiungere un pizzico di sale.
Questa crema dolce, viene consumata prevalentemente come dessert al cucchiaio o come dolcificante nella preparazione di budini o di gelati.
In Giappone viene principalmente utilizzato come bevanda, si diluisce 1 cucchiaio abbondante in acqua e si beve caldo nella stagione invernale con un pizzico di zenzero.
Io uso l’amazake in diversi modi:
- dolcifico budini di bevande di cereali o mousse di frutta(guarda la nostra ricetta del Kanten) con un cucchiaio di amazake
- lo uso anche al cucchiaio come se fosse esso stesso un budino con lamponi in stagione o uvette secche in inverno
- creo una crema con il kuzu insieme all’amazake
- d’inverno creo la bevanda calda come in Giappone ma al posto dello zenzero io uso la cannella
- e ho anche realizzato una sorta di gelato vegan con l’amazake e le pesche e con l’avocado!
E tu lo conosci? Se sí come lo usi?
Scrivimi: info@lacucinaverde.it
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