
cavolo nero brassicacee crucifera
Questa verdura a foglia, porta il nome dei suoi più noti parenti, come il cavolfiore, il cavolo broccolo, il cavolo rapa, il cavolo cappuccio, che esiste sia bianco-verde che viola, e il cavolo verza.
È bene ricordare che della famiglia delle brassicacee fanno parte anche il cavolo rapa, il cavolo riccio, i cavolini di Bruxelles e anche le cime di rapa, oltre a la senape, il ravanello, la rucola e il rafano.
Troviamo in questa numerosa famiglia delle brassicacee anche il cavolo nero appunto, del quale consumiamo le foglie bollate e verde scuro.
I principi attivi di questa famiglia di verdure, che le rendono speciali, sono gli indolo-glucosinolati, i quali durante la masticazione, in presenza di acqua e/o saliva, i glucosinolati vengono scissi in tiocianati, i quali sono i veri agenti anti-cancro nell’organismo.
Per questa peculiarità, il cavolo nero come tutti i suoi “parenti”, può essere quindi considerato un vero superfood, ma non solo per questo e lo potrete scoprire nell’approfondimento qui a seguire.
Il cavolo nero è un concentrato di salute, dato che fa parte delle crucifere contiene tutte le proprietà della sua famiglia botanica ed oltre a questo, ha un contenuto di calcio molto alto e facilmente assimilabile grazie ad altri nutrienti che favoriscono la sua assimilazione.
Una verdura che può essere considerata disintossicante, dato che il cavolo nero è ricco di fibra e di clorofilla ed ha un alta concentrazione di vitamina C, quindi ha proprietà antinfiammatorie.
Dalle sue foglie si può estrarre a crudo il succo e berlo, oppure frullare leggermente scottato in acqua bollente o al vapore e lo si può usare come pesto, come faccio spesso io per farlo mangiare al mio bambino.
Oppure ancora, il cavolo nero, lo si può cucinare nelle tradizionali zuppe di cereali e legumi, o ancora friggere in olio di sesamo e gustare come delle chips.
In qualsiasi modo lo si cucina si esalta una sua proprietà del gusto e della versatilità in cucina.
Un trucchetto per pulire velocemente le foglie del cavolo dal gambo più coriaceo(che comunque non si butta!) ?! Andate al link qui per vedere come si fa.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.