In Italia la bardana è abbastanza comune in tutta la penisola, anche se in certe zone è considerata rara, inoltre é molto raro trovare in vendita la radice fresca.
In erboristeria si trovano più facilmente fiori e foglie per infusi e decotti, mentre per la radice secca io ricorro ai negozi biologici con reparto di macrobiotica.
La uso spesso in momenti di necessità di depurazione, nei cambi di stagione, quando per diversi motivi la pelle sta soffrendo e soprattutto quando si é mangiato troppo pesante.
La bardana infatti ha note proprietà cicatrizzanti ma soprattutto contribuisce ad abbassare i livelli degli zuccheri nel sangue e secondo la medicina naturale la bardana si impiega per la cura delle dermatosi di vario genere, legate a disordini biologici e metabolici.
E’ inoltre usata per l’attività :
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depurativa dato che stimola la funzionalità biliare ed epatica
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ipoglicemizzante
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ipocolesterolemizzante
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lassativa
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antireumatica.
La radice di questa pianta contiene vitamine del complesso B ma anche oligoelementi e sali minerali come calcio, potassio, ferro e magnesio, utili per il sangue, che svolgono un’azione drenante e purificante del corpo, favorendo l’eliminazione delle tossine.
Se non trovate la bardana fresca, consiglio, soprattutto per aiutare in inverno i reni oltre ad altri organi emuntori come il fegato, di usarla secca, altrimenti di cercare le radici amare in inverno e la scorzonera in primavera.
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