In un trattato antico orientale, forse il più antico testo che tratta dell’uso terapeutico di erbe e minerali e cibi per il benessere del corpo, della mente e dello spirito, esiste un’antica classificazione degli alimenti che tiene in considerazione diversi aspetti:
- la natura dei cibi (QI)
- il luogo, ovvero la geografia di dove si trovano i cibi
- le parti della pianta(fiori, frutti, foglie, stelio gambi, radici tuberi hanno differente effetto sul corpo
infine il
- sapore (WEI).
I sapori in questa visione sono 6, come nella filosofia ayurvedica dei 6 rasa, anche se si differenziano nell’ordine di come influenzano il corpo e in 2 categorie che sono proprio diverse tra loro.
Ma di questo ne parlerò nel tempo, mettendoli a confronto fra loro.
Oggi vorrei parlare del sapore Piccante che in questa visione orientale, questo sapore viene suddiviso in 3 sottocategorie: Pungente, Speziato, Piccante in sé.
Ci sono 3 sottocategorie, perché il sapore piccante non si intende solo il sapore del peperoncino o del wasabi, o dello zenzero, a si intende anche il piccante delle erbe aromatiche, come il timo, il rosmarino, la menta, l’erba cipollina; e altre e come il piccante dei vegetali come quello della famiglia Allium, come l’aglio, la cipolla, il porro e il cipollotto.
La sottocategoria del sapore Piccante, il Pungente è quello appartenenti al genere Allium, la famiglia delle Liliacee, come il porro, che hanno un caratteristico odore pungente, molto forte.
Un sapore forte che serve a smuovere a liberare verso l’esterno gli eccessi, le tossine.
Infatti dopo aver mangiato ad esempio, l’aglio o le cipolle, l’alito, la pelle e gli altri fluidi e le mucose, prendono questo sapore, si dice della persona che “sa di aglio o di cipolla”.
L’aglio è un antibiotico naturale, e ha caratteristiche di stimolare il sistema immunitario a eliminare verso l’esterno eventuali fattori patogeni. L’aglio agisce sul corpo (e in buona parte anche la cipolla nella visione ayurvedica), come reagente per buttar fuori il veleno.
Basta infatti sapere che l’aglio e la cipolla vengono usati per le punture d’insetti, e vengono usate sfregando sopra la puntura e questo stimola il sistema immunitario, stimola la pelle a eliminare la tossicità.
Tra aglio e cipolla esistono diversità, seppur facenti parte della stessa categoria di piante dal sapore piccante pungente e dalla caratteristica riscaldante per il corpo.
L’aglio infatti a livello topico e fisico è più forte rispetto alla cipolla e via via tra le altre piante dell’Allium.
Queste piante e altre spezie che si inseriscono nel sapore pungente sono note, anche nell’ayurveda nel favorire la sudorazione (perchè appunto hanno azione riscaldante!), e per questo ovviamente il corpo viene stimolato all’eliminazione dei fluidi.
Lo Speziato è l’altra sottocategoria del sapore Piccante, ed è il sapore collegato alle erbe aromatiche, come il timo che sono diverse dalle spezie pungenti che riscaldano sempre, anche se con intensità differenti;
mentre molte piante aromatiche sono più rinfrescanti, basta mettere in bocca una foglia di salvia o di menta per percepire il sapore speziato rinfrescante che da un senso di aria e di movimento.
Infatti le erbe speziate stimolano il movimento e sbloccano la stasi sia a livello fisico che a livello mentale.
Gli infusi di erbe aromatiche, o usate le stesse insieme a un cibo, vengono usate per digerire, per smuovere un cibo particolarmente difficile da digerire, e penso ad esempio alle erbe aromatiche che accompagnano le carni come il rosmarino o la salvia, questa usata anche nei fritti, o anche quelle che vengono aggiunte sulle pizze come l’origano o il basilico.
Il mix tra farine e formaggi cotti, rendono infatti l’alimento pesante da digerire e l’uso mirato e specifico delle erbe aromatiche può favorire la digestione.
Le erbe aromatiche insieme alle spezie si usano anche nella tradizione dell’Ayurveda, come ad esempio i curry, che aiutano a digerire le carni grasse ma anche i legumi per evitare eccessivi gas intestinali.
Le erbe vengono viste nelle filosofie Orientali (cinese e giapponese e indiana) come uno stimolo, soprattutto in forma di tisane ed infusi, per stimolare un cambiamento emotivo, psicologico e per aiutare anche il corpo ad accogliere un cambiamento di stagione o addirittura di fuso orario.
Del sapore Piccante di per sè, quello del peperoncino, del pepe ma anche dello zenzero e della curcuma, si può dire che in base a quale parte della pianta si usa, ovvero se il seme, il frutto, la radice o la foglia, cambia l’intensità della sensazione del piccante in sè.
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